Sedazione e controllo del dolore Gabriele Edoardo Pecora, specialista in Odontoiatra ed in Anestesiologia e tecniche di rianimazione.
Sedazione e controllo del dolore Gabriele Edoardo Pecora,
specialista in Odontoiatra ed in Anestesiologia e tecniche di rianimazione.
Le parole ansia,paura,dolore, sono state da tempo immemorabile
associate al trattamento odontoiatrico ed alla figura del dentista.
La professione odontoiatrica ha fatto grandi progressi nel campo dell'eliminazione del dolore, in maniera primaria. Con gli eccezionali anestetici lacali e con varie tecniche e strumenti, oggi disponibili, il dolore è largamente controllato nelle varie terapie.
Strumentari sofisticati e tecniche appropriate consentono l'utilizzo di anestetici in maniera traumatica e, principalmente, indolore nel 100% dei casi.
Nuove tecnologie consentono anche di fare anestesie loco-regionali senza l'utilizzo dell'odiato e temuto ago!
La paura del dentista, invece, esiste ancora ed il primo scalino del trattamento è l'ammissione della sua esistenza.
Il dolore e l'ansietà sono strettamente correlate.
" Il dolore è causa di ansietà, l'ansietà è un fattore che aumenta il dolore ed il dolore aumentato accresce ulteriormente l'ansietà"
Scottstraedt, 1960.

Come possiamo controllare efficacemente la paura e l'ansietà in un ambulatorio odontoiatrico?
Sono 4 essenzialmente le tecniche e le modalità di controllo :
- Anestesia generale : è la completa eliminazione di ogni percezione, accompagnata da perdita di coscienza.
- Analgesia : è la diminuzione o l'eliminazione del dolore nel paziente cosciente.
- Anestesia locale : è l'eliminazione della sensibilità, specie quella dolorosa, in una parte del corpo, grazie all'applicazione topica o all'iniezione loco-regionale di un farmaco.
- Sedazione : consiste nel tranquillizzare un paziente nervoso ed apprensivo, mediante l'uso di farmaci, senza però indurre una perdita di coscienza.
La sedazione è uno degli stadi dell'anestesia generale, nel quale il paziente è ancora cosciente, ma sotto l'effetto di un farmaco. La definizione di cosciente è fondamentale
COSCIENTE : individuo in grado di fornire una risposta appropriata ad
un dato comando, con i riflessi protettivi intatti, compresa la capacità di
mantenere la pervietà delle vie aeree.
Le tecniche sedative, rispetto alle vie di somministrazione, si possono dividere in :
1. orale, rettale, intramuscolare
2. inalatoria
3. endovenosa
L'operatore dovrebbe conoscere la classificazione di Guedel dei vari stadi dell'anestesia generale, sia che la pratichi da solo, sia in collaborazione con l' anestesista.
A. stadio dell'analgesia
B. stadio dell'eccitazione
C. stadio chirurgico
D. stadio della paralisi respiratoria
Le tecniche di sedazione possono essere FARMACOSEDATIVE, con uso di farmaci per raggiungere un determinato effetto clinico
IATROSEDAZIONE, senza l'utilizzo di farmaci.
La IATROSEDAZIONE è una tecnica di comunicazione tra il dentista ed il paziente, che crea un rapporto di confidenza e di fiducia.
Un paziente che ha fiducia nel suo terapeuta, può raggiungere un alto livello di rilassatezza e di cooperazione. In alcune situazioni la sola iatrosedazione può levare al paziente paura ed ansietà, consentendogli di affrontare le fasi terapeutiche senza necessità di sedazione farmacologica.
In aggiunta alle tecniche di iatrosedazione, ci sono altri sistemi e tecnologie per controllare dolore ed ansietà. Molto popolare è l'IPNOSI.
Lo sviluppo in questo campo è stato rapido e possiamo elencare :
• agopuntura
• agopressione
• audioanalgesia
• biofeedback
• elettroanestesia
• elettrosedazione
La conoscenza della storia medica del paziente è un elemento fondamentale, perchè il dentista potrà meglio adeguarsi ai limiti di tolleranza del paziente stesso e prevenire complicazioni ed incidenti.
L'osservazione del paziente, inoltre, può fornire ulteriori informazioni sullo stato di salute e sul grado di apprensione per le cure odontoiatriche. In particolare sono utili :l'esame della postura, dell'eloquio, della cute, con riferimento specifico al colore.
Il tutto è mirato ad inquadrare il paziente in una determinata categoria di rischio, in maniera da poter espletare la terapia odontoiatrica con maggiore tranquillità e sicurezza.
